Perché avere una routine del sonno è così importante per i bambini (e per i genitori)
Intervista al Elena The Nanny, consulente del sonno infantile certificata
Perché la routine della nanna è così importante per bambini e genitori? Certo è che, se i primi non dormono, non dormiranno nemmeno i secondi. Ma, come è noto, il sonno è essenziale per mantenere una buona salute fisica e mentale. Nessuno stupore se, come genitori, siamo alla disperata ricerca di consigli su come far dormire il proprio bambino tutta la notte…
Peraltro, le cose si fanno più complicate con neonati e bimbi piccoli, perché il fabbisogno di riposo decresce al crescere dell’età.
I bambini con un buon ciclo del sonno hanno generalmente buona memoria, un comportamento più attento e uno stato di salute migliore. In generale, un buon riposo notturno aiuta a regolarizzare i ritmi di vita, ad assestare il ciclo sonno-veglia durante il giorno e a controllare l’alimentazione. Specialmente i sonnellini che scandiscono la giornata dei piccoli favoriscono un sano binomio nanna-pappa. Inoltre, come confermano moltissimi studi scientifici, dormire bene e abbastanza rafforza il sistema immunitario e stimola la creatività.
Lo stesso vale per gli adulti: il sonno aiuta a gestire lo stress e a migliorare il proprio benessere psico-fisico. Quando i genitori riposano bene, hanno più risorse ed energie per gestire le sfide quotidiane della genitorialità, compresi i bisogni e i capricci dei bambini.
Nel complesso, quindi, una routine del sonno costante è essenziale per migliorare il benessere di tutti.
Data l’importanza dell’argomento, abbiamo chiesto a uno dei più rinomati esperti italiani in materia di aiutarci a capire che cos’è e come impostare una buona routine della nanna.
Con oltre 180.000 follower su Instagram, Elena Biondi, meglio nota come Elena The Nanny, è una consulente del sonno infantile certificata con oltre 15 anni di esperienza. Con il suo lavoro ha aiutato moltissime famiglie in Italia a costruire e a mantenere sane abitudini di riposo.
L’approccio “gentile” di Elena si basa su due presupposti: la costruzione di un rapporto di fiducia tra bimbo e genitore e la creazione di abitudini personalizzate per ogni bambino. La sua competenza e la sua empatia le sono valsi il soprannome di “La Tata del Sonno” e oggi è considerata una delle esperte del sonno più rispettate, in Italia e non solo.
la routine della nanna: i consigli di elena the nanny
- Che cos’è la routine della nanna e quali sono i benefici?
ETN: Una routine della nanna è una serie di azioni prevedibili, che si intende ripetere con costanza ogni sera, pensate per incentivare il rilassamento serale dei piccoli e, quindi, guidarli verso l’addormentamento. Forse potremmo essere tentati di pensare che così piccoli i neonati non abbiano bisogno di prevedibilità, eppure è esattamente l’opposto. Superati i primi due mesi di vita, avere regole e schemi più o meno fissi riguardanti il sonno è molto utile. Come dimostrato da diversi articoli scientifici, avere una routine pre-nanna migliora la qualità del sonno generale, aiutando i bambini nel rilassamento serale. Inoltre, può essere una bellissima occasione di connessione tra genitori e piccoli.
- Quando è consigliabile iniziare una routine del sonno con il proprio bimbo?
ETN: Credo sia necessario attendere i primi 2 mesi di vita per iniziare a dare un andamento alla giornata e definire poi a quel punto una prima routine serale. Superato il quarto mese, con l’acquisizione del ritmo circadiano, potremo iniziare a essere più costanti e consistenti in quello che proponiamo loro la sera.
- Quanto incide l’ambiente circostante sulla capacità dei bambini di riposare in modo corretto?
ETN: Moltissimo! Magari nelle prime settimane potrebbe non essere così (ma quelle sono un po’ un caos a parte, come potete immaginare), ma dal terzo mese in poi l’ambiente inizia a rivestire un’importanza cruciale nell’addormentamento. Questo in relazione sia agli stimoli (luci e rumori), sia alla vicinanza dei genitori, il loro movimenti e rumori. Superati i 6/7 mesi, anche l’utilizzo o meno del lettino riveste un’importanza significativa.
- Quali caratteristiche essenziali deve avere la cameretta per favorire un riposo sereno e duraturo del bambino?
ETN: Partirei dagli stimoli. Occorre che la stanza sia silenziosa, e, se non può esserlo, i genitori possono coprire eventuali suoni attraverso una macchina dei rumori bianchi, molto apprezzata i primi tempi. Importante anche la luce: stimoli luminosi come lucine notturne non sono necessarie prima dei 2 anni, e anzi riattivano i piccoli. Un buon approccio è quello di proporre buio assoluto in concomitanza con la notte e i riposini diurni.
Ultimo fattore, la temperatura. Vogliamo che la stanza non sia né troppo calda né troppo fredda, e che presenti una temperatura di circa 20°-21° C.
- Hai qualche strategia per affrontare la resistenza prima di coricarsi o tattiche di stallo da parte del proprio bimbo?
ETN: Innanzitutto ricordiamoci che ogni resistenza è frutto di un poco di stanchezza, e che per migliorare questo aspetto dovremo iniziare dalla giornata. Come indicazione generale è importante verificare la distribuzione dei loro pisolini durante il giorno, così che non arrivino a sera troppo riposati o troppo stanchi. Inoltre, consiglio sempre di evitare di passare dall’attività piena alla nanna in modo brusco, ma di procedere gradualmente, proponendo attività distensive come un massaggio o una ninna nanna. Tutto ciò che è rilassante è sicuramente utile per guidarli verso notti più dolci. Naturalmente, sono assolutamente da evitare telefonini o altri dispositivi a schermo luminoso.
- Ci sono trucchi o consigli per incoraggiare l’indipendenza e l’autoregolazione nella routine della nanna?
ETN: Dipende dall’età. Per esempio, alla fatidica età dei 6-7 mesi, il mio consiglio nei confronti dei genitori è spesso quello di dare ai bimbi il beneficio del dubbio. Ovvero di non intervenire prima del tempo – magari prendendoli in braccio al primo segnale o movimento, quasi per paura che possano svegliarsi del tutto – incoraggiandoli invece a utilizzare le proprie risorse interne. L’indipendenza nasce sempre dalla fiducia e anche se sono ancora piccoli, è giusto dare loro fiducia, quando insegniamo loro un nuovo modo di dormire. Dobbiamo credere noi, per primi, che ce la possono fare.
- Tra le tante sfaccettature e specificità di ogni bambino e di ogni famiglia, quale pensi sia l’aspetto più importante di una buona routine della nanna?
ETN: Di sicuro la costanza. La costanza e la serenità. La vita di un neogenitore, lo sappiamo bene, può essere disorientante e non sempre prevedibile. Diventa allora importante restare sereni, anche nei momenti più impegnativi: uno o due giorni difficili possono capitare a tutti, e non bisogna cedere alla tentazione di abbandonare l’impresa.
Metodo Montessori e routine del sonno
E cosa possiamo dire noi di Babylodge® sul metodo Montessori in relazione al sonno? Quali sono i benefici di combinare i principi montessoriani con una routine del sonno? Come si intrecciano questi aspetti?
Lo sappiamo bene: la pedagogia montessoriana si basa sul rispetto dello sviluppo naturale del bambino, la sua indipendenza e la sua capacità di apprendere in autonomia. Questi stessi principi possono essere applicati anche alla routine della nanna: anzi, dal loro intreccio possono nascere rituali molto positivi per tutta la famiglia.
Ecco alcuni modi e consigli per combinare i principi del metodo Montessori con la routine della nanna, selezionati in parte dalla letteratura scientifica a riguardo, in parte dalla nostra esperienza diretta con tante, tante famiglie.
Lascia che il tuo bimbo prenda l’iniziativa.Secondo il metodo Montessori, i bambini vanno incoraggiati a scegliere autonomamente e a essere indipendenti. E allora lasciare che sia tuo figlio a scegliere il pigiama, quale libro leggere o quale ninna nanna cantare, può essere una buona pratica. Lo aiuterà a sentirsi più calmo e rilassato in vista della buonanotte.
Uno spazio tranquillo e conciliante. È importante che l’atmosfera nella cameretta sia distesa e lo spazio sia accogliente. Abbassare le luci e ridurre le distrazioni può aiutare a creare un ambiente tranquillo e rilassante. Un buon trucco per avviare la routine del sonno con il tuo bambino potrebbe essere fargli un bagnetto caldo prima di accompagnarlo nel suo lettino.
I rituali della cura del sé. Il metodo montessoriano enfatizza la cura di sé e le abilità pratiche della vita di tutti i giorni. Incoraggiare il proprio bimbo a piccole attività autonome serali come lavarsi i denti o sciacquare la faccia prima di andare a letto, crea gratificazione e distensione.
Incoraggialo ad andare a letto da solo. Con un vero lettino montessoriano, accessibile e senza ostacoli, andare a nanna da soli diventa un’attività speciale e gratificante. Inoltre, l’assenza di sbarre o altre imposizioni consente di avere la mamma o il papà davvero vicino, e trasforma la buonanotte in un momento di condivisione e vicinanza unico.
Prediligere i materiali naturali. Prendi in considerazione l’utilizzo di materiali naturali per la biancheria da letto e il pigiama. È meglio evitare materiali sintetici, che possono essere scomodi o eccessivamente stimolanti.
Attenzione a materasso e cuscino. Come per gli adulti,anche per i bambini la selezione di materasso e cuscino incide significativamente sulla qualità del sonno. In commercio si trovano soluzioni di tutti i tipi, naturalmente. La nostra raccomandazione è di prestare attenzione ai materiali – meglio se naturali – e al giusto compromesso fra solidità, morbidezza e flessibilità.
No a schermi luminosi prima di andare a letto. Il metodo Montessori scoraggia l’utilizzo di dispositivi elettronici in classe e lo stesso principio andrebbe applicato alla cameretta. Gli schermi luminosi sono da evitare prima di andare a letto perché interrompono il sonno naturale e stimolano eccessivamente il cervello.
Incorporando i principi Montessori nella routine della nanna del tuo bambino, puoi aiutarlo a sviluppare abitudini sane e salutari, incoraggiando allo stesso tempo l’indipendenza e la cura di sé. A poco a poco il tuo bambino imparerà a conoscersi, ad ascoltarsi, e a comprendere i segnali del suo corpo quando è ora di riposare.
Un grazie speciale a Elena per aver dedicato del tempo a rispondere alle nostre domande, con l’augurio che questo contributo possa aiutare mamme e papà a gestire meglio il ciclo veglia-sonno dei propri bambini, a beneficio di tutta la famiglia.